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Type de textesource
TitreOpere varie critiche non più stampate
AuteursCastelvetro, Ludovico
Date de rédaction
Date de publication originale1727
Titre traduit
Auteurs de la traduction
Date de traduction
Date d'édition moderne ou de réédition
Editeur moderne
Date de reprintReprint Münich, W. Fink, 1969.

, p. 102

E commendato Timanthe pittore da Cicerone in Oratore, da Plinio libro 35, cap. 10, da Valerio Massimo lib. 8 cap. 12, da Quintiliano lib. 2, cap. 13, per molto ingenio, che nel sacrificio d’Ifigenia avendo dipinto Calchante tristo, e Ulisse più tristo, e aggiunto il colmo di tutta quella tristizzia, che fosse possibile a Menelao, consumato ogni affezione, non avendo via di fare il volto del padre tristo, come si conveniva, gli coperse il capo col mantello, e volle che fosse libero a ciascuno a pensare tacitamente seco medesimo, quale tristizia vi dovesse apparere. Ma al parer mio, di questo trovamento è senza niuna raggione lodato Timante da tanti valentuomini, e essi senza dubbio sono da biasimare, siccome smemorati, e trascurati, i quali seguendo l’uno quello, che ha detto l’altro, senz’altra riguarduardamento si sono dimenticati d’aver letto in Euripide nell’Ifigenia in Aulide, che il messo racontante il sacrificio di lei dice esser avvenuto ciò, cioè che il padre col mantello si coprì per inestimabile dolore il capo. Dal qual racontamento il predetto pittore, senza sottigliare molto, prese l’istoria della sua pittura.

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